“Le montagne hanno fianchi rivestiti di magnifiche foreste che si alternano con praterie del più bel verde, presentando talvolta dei quadri di grande bellezza, causa un felice accoppiamento tra l’alpestre e il romanico”. (E, Brusoni, 1903).
Valvarrone
La Val Varrone è storicamente distinta in due settori, uno più a valle che costituisce l’antico Monte di Dervio, successivamente distinto col nome di Montagna d’Introzzo; l’altro più addentro alle Orobie, che comprende Piagnona e Premana, lembo della Valsassina. (A. Borghi, 1981).
“Fiume-Torrente nella provincia di Como, il qual nasce nel monte d’egual nome a tramontana-levante d’Introbbio, scorre da Levante a Ponente, passa a mezzogiorno di Premana e Piagnona, poi entra nel distretto di Bellano passa a mezzogiorno di Tremenico, di Introzzo e di Vestreno e finalmente mette foce nel Lago di Como a Dervio”. (Dizionario Corografico dell’Italia, 1854).
“Le sue acque furibonde a volte travolgono grossi massi, producendo detonazioni simili a forti tuoni prolungati”. (E. Brusoni, 1903).
“Territorio impervio, dove il fiume scorre profondamente incassato”. Così si presentava la Val Varrone agli occhi dei visitatori: una valle “stretta e profonda” dove il torrente “mugge sempre sull’imo di tenebrosi burroni”. (E. Brusoni,1903).
“Superbo padre di cristalli azzurri
E pietre peregrine il capo alzando
Denudato alle nubi e sull’antico
Fianco di faggi educator primeggia
Sugli Italici, e dall’altera
Sublimissima cima i sottoposti
Ai pascoli montani ed al pendente
Gregge piani ineguali ei signoreggia
Di Valtellina, ed i beati clivi
Al generoso tralcio ed alla spica
Di Brianza gradite e le nevose
Balze d’Elvezia e i Longobardi campi”
Il Rilievo montuoso del M.Legnone e la sua appendice orientale del M. Legnoncino costituivano un baluardo naturale a cornice della Val Muggiasca e della Valsassina. “Dall’altra parte della valle si stende l’imponente semicerchio che dal Legnoncino e dal Legnone (m.2610) continua per una serie di creste e colli” (E. Brusoni, 1903) “non mai inferiori ai m. 2000” (F. Magni, 1926).
Il rilievo montuoso del M. Legnoncino fu scelto come linea di fortificazione durante la prima guerra mondiale: era una strada militare, ora è un bel sentierone ombreggiato che con ampi tornanti in leggerissima salita conduce in poco più di un’ora alla vetta del M. Legnoncino.
Ripido pendio boscoso che risale la sponda sinistra del Fiume Varrone. “Herboso vertice Mugi”.